Come molti di voi sapranno la mia squadra il mercoledì non caccia e per quel giorno io divento un turista venatorio.
Sono ormai due anni che ad ogni occasione mi reco in provincia di SSSSSSS per cacciare con una squadra locale che oltre che ad essere una gran bella compagine fa anche grandi numeri e quindi ci si diverte sempre sia che spari o che guardi gli altri farlo.
Questa è una squadra storica, nata ben prima degli ATC o dei vincoli territoriali, quindi pur essendo tutti residenti nella confinante provincia di XXXXXXX hanno sempre cacciato in provincia di SSSSSSS tanto che all’atto della scelta impostaci dalla 157/92 hanno optato come residenza venatoria proprio l’ATC di SSSSSSS.
Da lì sono sorti i primi problemi i locali non hanno gradito la presenza di questi FORESTIERI che oltremodo riuscivano vuoi per fortuna, vuoi per abilità e perseveranza riuscivano a raggiungere sempre la vetta del numero massimo di capi abbattuti ogni anno nel distretto.
Laggiù si caccia a zona fissa quindi per “volerci + bene” in sede di spartizione del territorio hanno assegnato alla “mia”squadra i terreni da loro giudicati peggiori, non collegati tra loro e peggio raggiungibili……ma nonostante tutto i grandi numeri sono arrivati ugualmente….e rodevano e come rodevano.
Il colmo dell’astio è stato la chiusura della scorsa stagione quando tra la “mia” squadra e la seconda classificatasi in ambito distretto c’è stato un “piccolo” divario numerico (circa un centinaio di capi), ma attenti si parla sempre di grandi numeri per tutti..chi ne ha presi meno di 200 è perché non ha cacciato.
Hanno iniziato con le invettive e le carte bollate, hanno scavalcato ATC e prevaricato i piani faunistici già approvati facendo comunella tra squadre di locali e si così accordati:
– la “mia” squadra dovrà cedere 200 ettari di terreno (tra quello migliore) a ciascuna squadra senza nessuna contropartita;
– parte del territorio rimanente sarà invece inserito in un fondo chiuso;
Insomma …un vero e proprio sopruso…
L’amministrazione comunale che in tempi non sospetti aveva accusato i cinghiali di fare commercio abusivo di carne di cinghiale e di essere possibili evasori fiscali, ovviamente ha applicato il vecchio proverbio cinese:
SI E’ SEDUTA SULLA SPONDA DEL FIUMO IN ATTESA CHE IL CADAVERE DEI PROPRI NEMICI PASSI TRASPORTATO DALLA CORRENTE.
Morale della favola carte bollate…uno che fa un ingiunzione da una parte e l’altro risponde con altre richieste…alla fine sapete chi ci rimette????? Ovvio LA CACCIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!

vivamaria