La caccia al cinghiale è un evento corale, paese che vai usanza che trovi, ma salvo casi sporadici i canai, i bracchieri e le poste sono presenze costanti ed indissolubili.
Sull’importanza dei canai (o canettieri) è inutile che mi soffermi, senza di loro alle poste…ci andremmo solo a pagare le bollette del gas e del telefono.
Gli scaccini o bracchieri sono la variabile del gioco, sono indispensabili per quelle situazioni dove non si riesce a cinturare l’area della cacciata e quindi questi figuri vengono mandati a presidiare lunghi tratti di bosco con il solo scopo di impedire con botti urli e versi vari di far “sfondare” il cinghiale , che guarda caso, sceglie sempre quella zona per tentar la fuga.
Le poste sono invece quella multicolore e quantomai eterogenea accozzaglia di persone dei più disparati ceti sociali che, posizionati su un trottoio lungo una immaginaria linea, hanno il compito di concludere l’azione venatoria abbattendo le prede, e, proprio alla categoria poste, appartengo io.
Sulla mia categoria potrei scrivere un trattato intero….rimanendo sempre alla premessa pertanto oggi mi limiterò a dire ciò che mi viene in mente.
La categoria delle poste si divide in varie razze e sottospecie:
Razza cicciaioli, composta da coloro che vengono a caccia per il sacchetto e si divide in due sottospecie:
§ Paurosi – che non hanno nessuna intenzione di cimentarsi con la bestia nera, anzi, a costo di beccar meno ciccia al primo sentore di canizza vengono colti da improvvisi attacchi di raucedine ed asma per far allontanare il cinghiale;
§ Ultima spiaggia – son quelli che non hanno di meglio da fare e si aggregano al branco in attesa di finir davanti la brace a mangiare e poi spartire il bottino della giornata;
o Razza sparatori, composta da coloro quelli che pur di tirare un colpo non esitano a sparare anche agli animali che tranquillamente stanno andando alla posta del vicino e si dividono in due sottospecie:
§ Raccomandati – che si raccomandano al capo posta, al capocaccia a chiunque li possa piazzare nella posta migliore;
§ i malati a singhiozzo, che si fingono malati e quindi abbisognevoli di posta vicina quando le prime poste son buone e diventano centometristi e scalatori provetti quando le poste migliori son lontane;
o razza padellari composta da coloro che vuoi per fattore emotivo, vuoi per negazione congenita, non riescono anche per sbaglio a ficcare una palla addosso al cinghiale (non esistono sottospecie) in quanto spesso sono nascosti sotto false spoglie nelle altre categorie;
o razza cinghialai (che spero che siano la maggioranza) son quelli che si accontentano di una buona cacciata, ricca di canizze e di eventi in grado di alzare il tasso di adrenalina, se ne fregano del peso del sacchetto di carne e si incazzano come scimmie quando vedono certi soprusi e che, comunque, alla fine sono quelli che ottengono i risultati migliori.
Non è detto che tutte queste razze e sottospecie siano “club” esclusivi, salvo casi irrimediabili, si possono avere ibridazioni tra le varie razze con le più combinazioni inimmaginabili.
Comunque una raccomandazione voglio fare a tutti gli amici postatoli, a qualunque razza apparteniate ricordate che di posta che con noi cacciano dei giovanotti del periodo bellico, che salvo loro decisione è bene posizionare nelle prime poste e che non sono complementi d’arredo e quindi di tanto in tanto sarebbe bello veder sorridere per un bel cinghiale abbattuto
VIVAMARIA!!!!!!!
Il cignalaio